Segnali confortanti dal mercato

Ramo dell’auto

Segnali confortanti dal mercato

15 ottobre 2020 upsa-agvs.ch – Dopo la contrazione dovuta al coronavirus i mercati automobilistici di Cina e Germania si stanno riprendendo. Ecco i segnali che fanno ben sperare.

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Fonte: Istock

cst. La pandemia da coronavirus ha mandato a picco le vendite di auto in tutto il mondo. Le perdite sono state ingenti, soprattutto a marzo, aprile, maggio e giugno, cioè nei mesi in cui i costruttori hanno dovuto chiudere molti dei loro stabilimenti. Ma con gli ultimi dati di mercato si riaccende la speranza.

Dei segnali di ripresa arrivano soprattutto dalla Cina, la piazza automobilistica più grande al mondo. Settembre è stato infatti il terzo mese consecutivo a far registrare un andamento positivo del nuovo rispetto allo stesso periodo del 2019. Stando all’associazione settoriale China Passenger Car Association (PCA) lo scorso mese sono stati venduti 1,94 milioni di mezzi tra auto, SUV e piccoli veicoli polivalenti. Stiamo parlando di un incremento del 7,4 percento rispetto al settembre di un anno fa.
I dati del mercato cinese vanno tenuti d’occhio per un motivo ben preciso: la Repubblica Popolare è considerata il faro e il motore dell’industria automobilistica mondiale. Inoltre, la Cina è il mercato nazionale più importante per costruttori tedeschi come Volkswagen, Daimler e BMW. Come riferito dall’agenzia dpa, la scorsa settimana le ultime due e Audi (una partecipata VW) hanno constatato una ripresa delle vendite in Cina nel loro rapporto per il terzo trimestre.

Rincuorano anche i segnali provenienti dalla stessa Germania. Stando ai numeri dell’Ufficio federale tedesco della motorizzazione (Kraftfahrt-Bundesamt), a settembre le immatricolazioni del nuovo sarebbero aumentate dell’8,4 percento o 265'227 unità rispetto a quello scorso. Audi è il marchio tedesco che ha messo a segno l’incremento maggiore (42,4 percento). Tra quelli di importazione, spicca invece il costruttore di elettriche Tesla con un ragguardevole 82,7 percento. A proposito di propulsioni alternative: in Germania (come peraltro in Svizzera) le auto elettriche, ibride, a CNG & Co. avanzano a briglia sciolta. Basti pensare che le prime e le ibride plug-in sono cresciute rispettivamente del 260,3 e 463,5 percento. Il dato corrisponde a una quota di mercato del 16 percento circa. E la domanda dovrebbe salire ancora, complici anche gli incentivi per le elettriche messi in campo dal governo federale e dall’industria tedesca. Per fare un confronto: in Svizzera e Liechtenstein le elettriche e le ibride plug-in si sono aggiudicate una fetta del 20,2 percento a settembre.

Per l’associazione Verband der Deutschen Automobilindustrie, il notevole aumento delle immatricolazioni di auto nuove dello scorso mese è riconducibile innanzitutto all’effetto WLTP – lo stesso che nel settembre 2019 ne aveva causato una forte contrazione. Comunque sia, i dati fanno ben sperare. Da Cina e Germania provengono infatti segnali consistenti che fanno pensare o perlomeno sperare che il mercato stia risalendo la china.
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