Progetto pilota UPSA/Mobility
Primo bilancio positivo
sco. Il progetto «va alla grande», afferma soddisfatto Karl Baumann, che coordina la cooperazione in veste di responsabile di progetto dell’UPSA. Prova ne è la lunga lista di garagisti interessati in attesa. Nei mesi scorsi ha dovuto consolarne molti: «Le aziende UPSA coinvolte sono circa 60 e così sarà fino alle fine del gennaio 2020.» Inizialmente Baumann ne aveva preventivate 30–50 per il progetto pilota. La domanda è stata però così forte che la soglia è stata sfondata rapidamente.
Seppur diverse per natura e obiettivi, l’UPSA e Mobility hanno un comune denominatore: l’intento di sfruttare le auto nel modo più efficiente possibile. Con l’aiuto dei garagisti dell’Unione, la cooperativa può estendere la sua flotta e infittire la sua rete di rimesse. A loro volta, le aziende UPSA possono raggiungere un nuovo pool di clienti (i circa 200 000 membri della cooperativa), compiere un ulteriore passo avanti nella trasformazione in offerenti di servizi di mobilità e, non da ultimo, far circolare quei veicoli che altrimenti resterebbero quasi o del tutto fermi.
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A dicembre l’UPSA svolgerà, insieme a Mobility, un’analisi approfondita dei benefici e soprattutto della redditività per i singoli garage. Sulla base della disamina la commissione direttiva, guidata dal presidente centrale UPSA Urs Wernli e dal CEO di Mobility Roland Lötscher, deciderà se il progetto pilota diventerà una collaborazione in pianta stabile.
Ad agosto i due responsabili di progetto Brigitte Buchmann (Mobility) e Karl Baumann (UPSA) hanno scattato una prima istantanea dello status quo. Per farlo, sono ricorsi a un questionario e a un convegno per chiedere il feedback delle 60 aziende partecipanti. Con somma gioia del responsabile di progetto dell’UPSA, sono pervenuti riscontri dal 78 percento dei garage coinvolti e dati positivi: alla fine di giugno, infatti, le auto condivise avevano percorso più di 100 000 km. Karl Baumann afferma: «Il progetto pilota ha raggiunto il suo primo obiettivo. Abbiamo cioè trasformato auto-immobili in auto-mobili.»
Se la cooperazione tra UPSA e Mobility proseguirà dopo il gennaio 2020 e come continuerà dipende dai risultati dell’analisi. Karl Baumann, che cura il progetto per l’UPSA, ricorda: «Alla fin fine, per i garagisti deve valere la pena partecipare.» Baumann è fiducioso che la collaborazione proseguirà e sollecita gli interessati a contattarlo (karl.baumann@agvs-upsa.ch): «Saremo felici di iscrivere altre aziende nella nostra lista d’attesa. Se il progetto continuerà, Mobility vaglierà insieme a noi se e dove sia opportuno coinvolgere ulteriori garage. Provvederemo poi noi a informali dell’esito.»
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