«Opel ha buone probabilità di riscuotere nuovamente successo»

Intervista ad Andreas Bückmann

«Opel ha buone probabilità di riscuotere nuovamente successo»

28. Februar 2020 agvs-upsa.ch – Dal 1° novembre 2019 le importazioni del marchio Opel in Svizzera sono gestite dal gruppo Emil Frey. Il tradizionale marchio tedesco fa parte del gruppo francese PSA dal 2017. AUTOINSIDE ha incontrato il nuovo capo di Opel in Svizzera Andreas Bückmann per un’intervista esclusiva, confrontandosi con lui riguardo ai suoi obiettivi in Opel, ai valori di Emil Frey e al futuro dei concessionari Opel.
 
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Da febbraio 2020 Andreas Bückmann, qui con la nuova Opel Corsa, guida le sorti del marchio Opel all’interno del gruppo Emil Frey in Svizzera.

sco/jas. Il 1° novembre 2019 è iniziata in Svizzera una nuova era per Opel con il passaggio al gruppo Emil Frey. Quali sono i vostri obiettivi?
Andreas Bückmann, Managing Director di AO Automobili Svizzera SA: Vogliamo sostanzialmente raggiungere una crescita solida, stabile e a lungo termine, in linea con i valori fondamentali di Emil Frey. Questo stesso nome è sinonimo di costanza e crescita salda, che è esattamente ciò che vogliamo ottenere con il marchio Opel. Gli ultimi anni sono stati piuttosto turbolenti per Opel anche a livello globale, con la crisi della casa madre americana GM e il successivo passaggio del marchio al gruppo francese PSA. Tutto ciò ha avuto naturalmente delle ripercussioni su Opel in Svizzera.

Questo significa che ora la situazione volgerà di nuovo al meglio per Opel?
Opel ha buone probabilità di riscuotere nuovamente successo in Svizzera. Con i valori di Emil Frey alle spalle e i nostri prodotti siamo in grado di infondere nuova fiducia sul mercato, tra i concessionari e, naturalmente, anche tra i clienti.

Vi state impegnando per la crescita di Opel. Quanto margine di manovra avete come importatori? Di fatto, i veicoli vi arrivano già pronti dal produttore e voi dovete semplicemente venderli.
La crescita si basa su due colonne portanti: da un lato il prodotto e dall’altro la distribuzione. Per quanto riguarda il prodotto, percepiamo una chiara struttura all’interno del gruppo PSA e anche una netta distinzione del marchio Opel in termini di design, sia interno che esterno.

Quindi non avremo solo una Peugeot o una Citroën con il logo Opel sul cofano?
No. Se osservate bene i nostri prodotti, come ad esempio la nuova Corsa, vi renderete conto chiaramente che possiedono un proprio linguaggio in termini di forma e design, che incarnano i valori del marchio Opel.

Vale a dire?
(Ridendo) Bella domanda. In Opel siamo ancora influenzati dall’inglese nella scelta delle parole. Riassumiamo i nostri valori con lo slogan «pure & bold» (puro e audace), intendendo così un design chiaro, pragmatico e allo stesso tempo estremamente accattivante. I produttori tedeschi sono già forti in quest’ambito e sono proprio queste le qualità che intendiamo ora rafforzare in Opel sotto l’influenza di PSA. L’essenza del marchio pervade ogni aspetto: tutti i veicoli vengono sviluppati a Rüsselsheim con un proprio DNA Opel inconfondibile. Ho già avuto modo di scoprire cosa arriverà negli showroom nei prossimi anni, perciò posso affermare che abbiamo una posizione molto solida dal punto di vista del prodotto.

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Cosa significa per la distribuzione questo passaggio di piattaforma e tecnologia da GM a PSA? Dobbiamo aspettarci grandi cambiamenti?
Insieme ai prodotti, la distribuzione è la seconda colonna portante per la nostra crescita. In Svizzera disponiamo di una rete di concessionari estremamente forte. Nel corso di un kick-off meeting di fine gennaio a Safenwil abbiamo avuto l’onore di incontrare partner che rappresentano il marchio Opel da 50, 60 e 80 anni! Tutto ciò è incredibile e dimostra quanto la nostra rete di concessionari sia ancora solida e fedele, aspetto che non va dato per scontato dopo le turbolenze di questi ultimi anni. Abbiamo quindi una base molto ampia e allo stesso tempo attribuiamo un grande valore ai training per far fronte ai cambiamenti. In futuro, durante i corsi daremo ancora più importanza alla conversione delle tecnologie e all’elettrificazione. Tutto questo procederà rapidamente all’interno del gruppo PSA. Ci assicuriamo inoltre che i concessionari siano dotati dell’infrastruttura e delle colonnine di ricarica elettrica necessarie. La strada è già stata intrapresa e noi continueremo a seguirla con coerenza.

Come si presenta questa strada concretamente?
Entro il 2024 tutti i modelli Opel verranno elettrificati, in versione sia ibrida che puramente elettrica, come ad esempio la Opel Corsa che abbiamo già immesso sul mercato. Nel corso dell’anno sarà disponibile anche la Vivaro elettrica, su cui ripongo parecchie aspettative. Ultimamente il traffico per le consegne è aumentato notevolmente nell’ambito del commercio online e dei servizi di spedizione pacchi: per questo motivo, un furgone elettrico di queste dimensioni e con questa autonomia possiede a mio avviso un enorme potenziale. Abbiamo già lanciato anche la Opel Grandland X Hybrid4. Con i suoi 300 cavalli e le quattro ruote motrici, ma allo stesso tempo con valori di CO2 molto bassi, si adatta perfettamente alle esigenze dei clienti svizzeri. La buona solidità del prodotto, il posizionamento indipendente del marchio in termini di design e le piattaforme tecnologiche del gruppo PSA hanno certamente aiutato il marchio Opel a tornare in attivo per la prima volta dopo quasi 20 anni.

Lei parla di elettrico e di ibrido. Che ne sarà delle tecnologie «classiche» a benzina e diesel?
La strategia è ben chiara: vogliamo continuare a offrire ai clienti la scelta tra modelli a benzina, diesel ed elettrificati. Quest’ultima categoria comprende veicoli sia completamente elettrici che in versione ibrida. Non è dunque vero che Opel si occupa solo di modelli elettrici.

Quindi siete diversi da altri marchi che puntano interamente sull’elettrico?
Sì, Opel non sta intraprendendo solo un’unica strada verso l’elettrico e personalmente ritengo che sia giusto così. Anche gli altri tipi di propulsione hanno la loro ragione di esistere e ci accompagneranno ancora per molto tempo. In questo modo saremo ancora in grado di soddisfare le più diverse esigenze dei clienti. Ci assicuriamo inoltre di sviluppare gradualmente e costantemente le nostre conoscenze specialistiche nell’ambito delle nuove tecnologie. Non ci limiteremo a girare pagina gettando al vento tutto ciò che abbiamo imparato, che sappiamo fare bene e che i clienti continuano a richiedere. Lasciamo loro la libertà di scegliere innanzitutto l’auto più adatta alle proprie esigenze e solo dopo il tipo di propulsione.

 L’intervista completa è disponibile sul numero di febbraio di AUTOINSIDE.

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Qualche curiosità personale su Andreas Bückmann
Dal 1° febbraio Andreas Bückmann è responsabile del tradizionale marchio Opel presso il gruppo Emil Frey. Il nuovo capo di Opel in Svizzera non è però estraneo a questo paese. Diplomato in economia aziendale, ha studiato alla Scuola universitaria professionale di Dortmund, all’Università di Cadice e all’Università di Plymouth; dal 2009 al 2016 ha lavorato come direttore vendite presso Mercedes-Benz Svizzera. Dopo una parentesi di 3 anni in qualità di vicepresidente e responsabile vendite e marketing presso Mercedes-Benz Middle East a Dubai, attualmente è rientrato in Svizzera con la sua famiglia. Qui ha il compito di integrare il marchio Opel nel gruppo Emil Frey e di riportarlo alla sua antica forza.
 

 

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