sco. Signor Lourdin, su cosa si focalizza il suo lavoro di Head of Marketing & Communication da Eurotax?
Olivier Lourdin: Curo una comunicazione mirata, trasparente per continuare a garantire a Eurotax il suo posizionamento di specialista per antonomasia dei dati sui veicoli usati. Il nostro punto di forza sono la profondità e la varietà dei nostri dati. Ma è solo con i prodotti digitali Eurotax nati dall’analisi e dalla valutazione di questi dati che si possono raggiungere risultati misurabili in termini di efficienza e risparmio sui costi. Tentiamo di creare una base oggettiva e aggiornata su cui tutti gli attori del ramo dell’auto possano basare le loro decisioni.
 
Eurotax ha una strategia digitale chiara. Perché questo cambio di paradigma?
Non credo che la strategia digitale attuata da poco più di un anno da Eurotax sia un cambio di paradigma – è più uno sviluppo e un adeguamento al nuovo contesto. Stiamo vivendo una trasformazione digitale globale che determinerà grandi cambiamenti. Siamo quindi chiamati a orientare la nostra strategia al digitale, a sfruttare appieno il potenziale innovativo della digitalizzazione e le opportunità offerte dall’integrazione digitale dei nostri clienti.
 
Quali nuovi prodotti prevede di lanciare entro il 2020?
Abbiamo stilato un robusto piano di investimenti per fornire costantemente ai nostri clienti e partner prodotti con cui possano rafforzare la loro immagine di marca e la fedeltà dei loro clienti e massimizzare il loro profitto. Penso, ad esempio, al Performance Management Report (PMR), un tool online interattivo, personalizzato, sempre aggiornato ed estremamente veloce che abbiamo lanciato di recente e con cui costruttori, importatori e grandi gruppi di commercianti possono ottenere una perfetta visione d’insieme del loro mercato. Inoltre amplieremo le funzionalità di alcuni prodotti già esistenti come «RepairEstimate», un’applicazione formidabile per il calcolo dei danni.
 
La shared mobility è un megatrend: se sempre meno gente possiede un’auto diminuiranno anche gli acquisti e le vendite.
Quale sarà il ruolo di Eurotax in futuro?
Il car sharing rientra nella shared mobility – e come lei stesso ha giustamente affermato è un boom! Alla fine del 2017, ad esempio, un famoso offerente di car sharing viennese ha incorporato altri 200 veicoli nella sua flotta, che ora conta 700 unità. Per noi è un fatto molto positivo dato che, un giorno, questi veicoli arriveranno sul mercato dell’usato. E a quel punto Eurotax diventerà l’interlocutore ideale in fatto di calcolo dei danni e valutazione.
 
La questione dei diesel dà da fare agli automobilisti e ai garagisti svizzeri. Che cosa dice il suo sismografo in merito?
Da quando è scoppiato il «diesel gate» nel settembre 2015 osserviamo un calo, leggero ma costante, dei prezzi dei diesel usati rispetto ai veicoli a benzina. Sinora i prezzi in Svizzera non si sono erosi in modo drastico ma prevediamo che i prezzi delle occasioni diesel continuerà a scendere in confronto ai benzina. I motivi sono tre: primo, prossimamente i tantissimi diesel del 2015/2016 dismessi dalle flotte e restituiti a fine leasing torneranno sul mercato e, di conseguenza, metteranno sotto torchio i prezzi. Secondo, la domanda di diesel nel comparto del nuovo perde terreno già da tempo. E terzo, le prime pagine dedicate alla messa al bando delle diesel più datate dai centri urbani tedeschi, la volontà espressa da diversi costruttori di abbandonare questa tecnologia in futuro e le azioni di richiamo del gruppo Daimler non sono segnali positivi. Ne abbiamo pubblicato una rassegna nel nostro notiziario trimestrale sul mercato e nei nostri Insights mensili, disponibili gratuitamente sul nostro sito.
 
Cosa consiglia ai commercianti vista l’attuale situazione?
In linea di massima, di osservare il mercato periodicamente e con attenzione e di passare a una gestione professionale dell’usato. I nostri prodotti sono pensati proprio per questo scopo.